Progetta un sito come questo con WordPress.com
Crea il tuo sito

Recensione di “Baci all’inferno” di Ariana Harwicz, Ponte alle Grazie.

Baci all'inferno

Qualcosa di minuscolo è sufficiente per essere infelice, un’ape ci punge sul gomito, il vento rompe un bicchiere, o le finestre e le porte rimangono immobili”.

Per essere infelici c’è sempre tempo, aggiungerei dopo la citazione tratta da “Baci all’inferno” di Ariana Harwicz, edito da Ponte alle Grazie e tradotto da Marta Rota Núñez e Giulia Zavagna. L’altro estremo, la felicità, è un concetto friabile, che in arte è stato amato, studiato, discusso e, che probabilmente, resterà protagonista per molto tempo ancora; è come un frammento, a volte, e dura quel poco che serve per ritornare indietro, in uno stato di ricerca e partenza. È come un circolo vizioso, in sostanza, e nel libro di Ariana Harwicz la felicità è davvero un invisibile frammento incastrato in vicende dolorose, torbide, perverse. Una fiammella che illude, che si accende e spegne a intermittenza. Una lotta perpetua, continua, debilitante.

Dopo questa premessa, ne serve una seconda, piuttosto importante: il libro non è un libro. Mi spiego meglio. Potrebbero essere due racconti lunghi, o un libro diviso a metà. A me piace inserirlo nella seconda delle due. Il due è, inoltre, un numero che ho ritrovato, in quest’opera. Come sapete, il due è considerato il numero femminile, in simbologia, è proprio due sono le donne che si raccontano in una sorta di diario intimo e crudele, spietato ma sincero. Non solo. Se penso a ciò che è doppio mi viene in mente il concetto di bene e male che coabita nell’uomo, e che in queste pagine ho ritrovato. Anzi, il lettore viene inseguito, da questo pensiero: le due protagoniste si fanno male, si sforzano di riparare, si feriscono e cercano una via d’uscita fino all’ultima parola stampata. Un altro elemento doppio che lega le due vicende è il rapporto familiare. Ne “La debole di mente”, la prima vicenda, è il rapporto tra madre e figlia a essere raccontato, nel secondo, invece, “Precoce”, una madre racconta la vita con suo figlio.

Ariana Harwicz usa il flusso di coscienza, abolisce i dialoghi e inserisce il cibo per intensificare la personalità delle protagoniste. Inoltre, leggerla è come assistere a una visione, è come guardare una fotografia.

“La mamma dorme con l’ipotermia sotto le coperte e le borse dell’acqua calda. Se si alza la temperatura, pronto soccorso. Se ha un attacco di epilessia, pronto soccorso. Se muore stanotte, sepoltura. Sono seduta sulla sedia azzurrognola di fronte al cancello, sul tavolo un piattino con formaggio e cotognata.”

Oppure:

“È impossibile raccontare una giornata intera tra le sue braccia, passata a tirarci artiglieria pesante tra le risate e il paté di cervo torturato. I tempi raggianti. Un picnic tra gli alberi, in maschera, lui coi pantaloni corti e le bretelle, io con un abito a fiorami malfatti…”

Baci all’inferno” racconta storie di disagio, solitudine, emarginazione, povertà. L’amore è vittima, malattia, dipendenza. Le protagoniste vagano, lente e disorientate, in un mondo tutto loro in cui il buio è fitto e la fatica di vivere si avverte forte. E dove l’infelicità è una condanna.

Consiglio di lettura: “Baci all’inferno” non è un every moment book. Mi piace definirlo un libro precipizio: la profondità del disagio e del dolore che l’autrice ha narrato è da centellinare, se non siete pronti a immergervi in esso.

Si ringrazia Matteo Columbo dell’ufficio stampa per la copia lettura omaggio.

Nota biografica dell’autrice:

Ariana Harwicz (Buenos Aires, 1977) è scrittrice, sceneggiatrice e documentarista. Dopo gli studi a Parigi si è trasferita definitivamente in Francia. Ammazzati amore mio (2012, candidato al Booker Prize), il suo primo romanzo, è tradotto con grande successo in oltre dieci lingue. Ponte alle Grazie ha anche pubblicato Baci all’inferno (2022), la raccolta dei due romanzi brevi che completano la sua Trilogia della passione.

Pubblicità

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: