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“Nehustan – Viaggio tra esoterismo e realtà” di Francesco Colamartino, Scatole Parlanti.

“Un labirinto di congetture così intricato che il pensiero avrebbe facilmente rischiato di trovarvisi prima o poi prigioniero.” Citazione tratta dal romanzo.

Mai come oggi, ritrovarsi prigionieri all’interno di un mondo basato su congetture, pensieri, immagini e parole è una condizione piuttosto frequente. Stiamo vivendo in un’epoca storica gravata da un senso di incertezza e questo, inevitabilmente, ci porta a cercare, sempre più, una guida che ci tenga per mano. Una luce, un sostegno, un faro… qualsiasi mezzo disponibile, pur di ritrovare la strada e raggiungere la meta. A questo, purtroppo, si aggiunge il peso del potere, della cattiveria, dell’ingiustizia e della prevaricazione che inevitabilmente causa disorientamento, cadute, perdite: una battaglia nella battaglia, insomma.

Leggere ““Nehustan – Viaggio tra esoterismo e realtà” di Francesco Colamartino, edito da Scatole Parlanti, mi ha fatto riflettere su come l’uomo abbia, ancora e forse sempre più, il bisogno di cercare sé stesso quando le condizioni si rivelano avverse.  

La trama di questo romanzo avventuroso trae spunto da un fatto realmente accaduto che, qualche anno fa, coinvolse il mercato del lusso – pietre preziose, per la precisione – in una truffa ai danni di risparmiatori (alcuni dei quali erano personaggi famosi). Il protagonista creato da Colamartino si chiama Stefano, è un giornalista milanese, e ha il compito di indagare su ciò che sta accadendo alla sua famiglia che è implicata, all’apparenza, in questioni poco chiare (brokeraggio di pietre preziose dall’Africa, ecco il riferimento al fatto di cronaca). Artuto, zio e fondatore, sembra aver perso la ragione; la zia Myriam– la mente che ha creato l’impero – sembra aver perso le forze mentre una pietra verde dai poteri unici è svanita nel nulla. Il protagonista vola in Africa per affondare nell’indagine: l’attendono incontri fantastici, personaggi misteriosi, un piatto di wat incompleto ben lontano dai ricchi sapori che egli aveva immaginato, poche risposte, una guerra e un vuoto che deve colmare. Intanto, a Milano, la famiglia, la città e l’azienda sono precipitate nel buio e nella follia: solo Stefano può riportare la luce e la pace.

Il punto di vista del protagonista emerge con determinazione, per tutta la durata della lettura, mentre gli scenari si alternano, la suspense cresce e i misteri diventano sempre densi di magia e spiritualità. L’avventura, in generale, è ben costruita: l’autore si è avvalso di miti e leggende, di storia e religione, e questa scelta ha influito positivamente, nella narrazione, perché ha reso il racconto più ricco, più ricercato. Una sorta di porta, insomma, che si apre su concetti e valori che cambiano l’uomo e che lo mettono di fronte al Bene e al Male: potere e giustizia, violenza e civiltà, obbligo e scelta, segreti e verità, amore e solitudine, incredulità e stabilità. E il viaggio, naturalmente. Un viaggio spirituale, contro le paure e i sospetti, tra i limiti del nostro io e alla ricerca della propria, innata, forza.

Consiglio di lettura. Vista la sua ricchezza di contenuti e il genere avventuroso, leggete “Nehustan – Viaggio tra esoterismo e realtà” quando avvertite il bisogno di vivere un’esperienza che, altrimenti, non potrete vivere.

Si ringrazia l’ufficio stampa per il file lettura in omaggio.

Nota brografica dell’autore:

Francesco Colamartino, nato in Abruzzo nel 1988, vive e lavora a Milano. Giornalista professionista dal 2014, dopo aver mosso i primi passi nell’informazione finanziaria (Gruppo Class Editori), attualmente scrive per la testata “Citywire Italia”. È attivo nella realtà dei club filantropici da circa dieci anni. Nehustan – Viaggio tra esoterismo e realtà è il suo primo romanzo.

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