“…Non dire così. La mia scelta nasce da una valutazione di tipo esistenziale. Quando mi occupavo di informatica non vedevo altro che il mondo virtuale e mi sono perso quello reale. No, ormai ho chiuso. Non aggiorno neanche il modello del cellulare…”
Esiste davvero la possibilità di cambiare o l’uomo resta sempre e comunque fedele a sé? Siamo (o meno) capaci di imparare dai nostri errori, di cambiare la nostra pelle e di resettare tutti quei comportamenti che ci hanno scaraventato nell’angolo più tossico della nostra esistenza? E, ancora, se il cambiamento avviene, il merito è della sola forza di volontà o di particolari forze astrali che si abbattono sulla nostra vita? Infine, chi possiede il vero codice di giudizio supremo per stabilire la misura degli errori altrui?
Queste domande esistenziali mi hanno accompagnato durante la lettura dell’ultima opera di Elena Andreotti, “Nickname: Fil_Vanz_88 – La prima indagine di Fil Vanz”, un giallo informatico, in cui il protagonista, Filippo Maria Vanzitelli è l’uomo che ha coinvolto se stesso in un cambiamento di vita radicale.
L’autrice – con la sua penna determinata a non perdersi in fantasticherie narrative – ci presenta un personaggio estremamente affascinante. Filippo è stato per anni a capo di una società per la sicurezza informatica e il mondo virtuale – oscuro e ambiguo – lo ha inghiottito facendogli perdere contatto con la realtà e l’amore per sua moglie, Lidia. La solitudine del divorzio gli ha permesso di risvegliare i principi esistenziali base e, dopo aver venduto la società, si è ritirato nelle campagne romane in un castello che ha trasformato in un club esclusivo per golfisti. Il cielo, le vallate, il tempo e la sua stessa compagnia, gli hanno permesso di impugnare un pennello e di scegliere i colori migliori per i quadri che, da quando è al castello, dipinge senza sosta. Fil è cambiato, ogni suo comportamento è lontano anni luce dal suo passato di hacker, ma il mondo del dark web non ha finito, con lui. Perché come si risolve un omicidio? Come si investiga su una donna matura e una giovane entrambe innamorate dello stesso uomo, lui che ha perso la vita dietro a un cespuglio? Fil è costretto a tornare. Sono le circostanze a obbligarlo a rientrare in quel ruolo che lo ha rapito per tanto tempo, nient’altro.
Mentre l’indagine ufficiosa affianca l’ufficiale, l’autrice dirige l’attenzione sul suo protagonista. Ci presenta l’uomo che inizia la giornata con un caffè ristretto macchiato di schiuma al latte e che non disdegna un Mocaccino con cannella; che spiazza tutti quando accetta un pranzo a base di trippa; che a tavola con Francesca, la sua collaboratrice, tentenna sulle lasagne perché il web ha già coinvolto ogni sua cellula e, in una altra “scena”, davanti a un dolce tiramisù, le concede massima fiducia. Con Lidia, Filippo finisce a cena e prima di una sbriciolata con crema pasticcera e frutti di bosco il tuffo nel passato, nelle abitudini e nelle confidenze, è un obbligo al quale lui si sottopone senza tante riserve.
L’autrice scopre la trama, la psicologia del suo protagonista, i luoghi dell’ambientazione con una scrittura semplice e immediata tant’è che anche chi come me non ha nessuna confidenza con il mondo informatico si trova a suo agio. L’effetto generale è un libro breve (sono circa 140 pagine) che si legge con gradevolezza e con conseguente curiosità.
E, infine, nell’evidente intenzione dell’autrice di affidare altre indagini al suo personaggio, io resto sempre con la stessa domanda senza risposta: sarà davvero cambiato?
Si ringrazia l’autrice per l’invio diretto del romanzo.
Nota biografica dell’autrice:
Elena Andreotti è sociologa con perfezionamento in bioetica. Ha lavorato per circa venti anni nella P.A. dove si è occupata a lungo di informatica, partecipando a progetti riguardanti il sistema informativo aziendale e curando la formazione dei colleghi. Attiva nel volontariato, attualmente cura la formazione dei volontari. Ha collaborato per una decina d’anni con un periodico locale, occupandosi della rubrica di bioetica. Appassionata di pittura, fotografia e macrofotografia che pratica dilettantisticamente, ma con buoni risultati. Lettrice onnivora, predilige la letteratura ‘gialla’ e fantascientifica.
I suoi libri sono disponibili nella sua Pagina autore di Amazon (https://www.amazon.it/Elena-Andreotti/e/B07PMRP5LY)
Il suo Blog personale è Non solo campagna – il blog di Elena
(https://nonsolocampagna.wordpress.com)
Profilo Facebook: Elena Andreotti
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Il libro è disponibile a questo link:
Il mio ringraziamento ti giunga anche da qui. Elena
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L’ha ripubblicato su Non Solo Campagna – Il blog di Elenae ha commentato:
Ringrazio Valeria Gatti per questa bella recensione all mio ultimo libro.
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