”… Cosa credi, i pensieri sono di tutti, anche se quelli dei bambini non fanno rumore. …”
Qualche volta vi sarà capitato di vedere un fiore sbocciare tra le faglie dell’asfalto. Vi sarà successo di osservare i suoi petali (bianchi per le margherite, dei più svariati colori per le viole) e vi sarete chiesti come la nascita, la crescita e la resistenza siano state possibili in un terreno tanto ostile. Domanda lecita e logica che non prevede una risposta, ma molte, tutte ricche di riflessioni, coincidenze, emozioni, commozioni e ingiustizie. Ho pensato a un fiore solitario, forte e di straordinaria bellezza, durante la lettura di “Niente come prima” di Silvana Da Roit, una delle ultime novità pubblicate da Edizioni Convalle.
Questo romanzo narra una storia tutta al femminile, lungo tre generazioni: Maria, Bianca, Miria, Ilaria. Maria è nonna, la sua è la tempra tipica delle donne che, durante il secolo scorso, ha dovuto affrontare il sacrificio, la solitudine, il silenzio; Bianca è una bambina che sembra conoscere le dinamiche dell’amore meglio degli adulti; Ilaria e Miria sono due anime distanti l’una dall’altra eppure straordinariamente vicine nei desideri e nelle ombre che solo la sopraffazione sa generare. Maria, Bianca, Miria sono tre donne per una famiglia e Ilaria è la luce, destino e opportunità, a voi la scelta. Proprio lei, Ilaria, un giorno, alla stazione, si ritrova coinvolta in un incontro casuale, incontro dal quale nella sua vita entra la bambina. La presenza di Bianca è decisa, semplice, dolce, autentica come solo quella dei bambini sa essere.
Ilaria – Lili – e Bianca ripiegano sulla piacevole sazietà che generano i dolciumi e il latte caldo per allontanare un dolore fresco e si lasciano avvolgere dal sapore confortevole della pizza per suggellare la loro amicizia che diventerà così forte e unica da far comprendere alla perfezione il concetto espresso dal titolo. Niente sarà come prima, e questa certezza ruota attorno a tutti i personaggi che partecipano alla trama. Non c’è modo di fermare la forza del cambiamento: l’autrice ha deciso che il Bene – quello vero che nasce dal Dolore – esiste. Per Lili inizia la rinascita e insieme alla sua nuova direzione ci sono risposte, c’è coraggio e desiderio di non arrendersi. Renata e Giacomo – gli amici di sempre– sono presenze indiscusse: la sera della farinata ci sono ricordi e sorrisi indispensabili per guardare avanti e per gettare le basi di un futuro insieme, più determinati a restare ancorati alla vita e alle sue discese impervie.
Silvana Da Roit spinge il lettore in una trama commovente: l’innocenza violata, il dolore e il sacrificio di essere madre, la violenza e l’impotenza, i segreti e i silenzi, il tradimento e la violenza fisica nonché psicologica. C’è poi il migrare in un viaggio che corre lungo l’Italia: Roma, Bologna e la Carnia dove i personaggi esplorano luoghi e ricordi per affrontare sé stessi, le proprie frontiere, e convinzioni.
In tutto questo l’autrice, attraverso una scrittura travolgente, calda, fluida ed emozionante, accende fiamme, luci, devia i destini; spalanca i cuori e sparge solidarietà; dimostra che anche in situazioni estreme è l’Amore – sempre e il solo – valore per cui vale la pena lottare. Sempre.
Consiglio di lettura. Leggete “Niente è come prima” quando sentite il bisogno di riaccendere una luce, una speranza, quando vi sentite persi, quando avete bisogno di ritrovare l’essenza di voi stessi.
Si ringrazia l’editore per il file lettura in omaggio.
Nota biografica dell’autrice:
Silvana Da Roit è nata nel 1960 a Domodossola, nella provincia del Verbano Cusio Ossola. Dal 2015 scrive articoli sul sito “I racconti del viandante”, storie della valle Ossola per parlare della sua terra. Nel 2019 decide di seguire il Laboratorio di Scrittura Creativa di Stefania Convalle e nel 2020 partecipa al Premio Letterario “Dentro l’amore” ottenendo una menzione speciale. Ha pubblicato nel 2020 “I tunnel di Oxilla”, il suo primo romanzo.
Il sito dell’editore è: http://www.edizioniconvalle.com