Farina, latte, uova, crema, burro, liquori e granella di nocciola in dosi massicce: quali immagini evocano in voi, questi alimenti? Quali i ricordi e quanti i sorrisi che tornano a farvi compagnia? Qualcuno starà ricordando una ricorrenza di famiglia oppure un evento più intimo e personale. Un matrimonio, un battesimo, la pensione… una festa, insomma, una gioia che vorremmo tornare a poter vivere con la giusta serenità.
Se rivolgessi una domanda simile a un abitante di Lavagna e dintorni – provincia di Genova e limitrofi – sono certa che molti penserebbero alla “Torta dei Fieschi”, un’antica ricetta che si tramanda di generazione in generazione che vede il dolce protagonista della celebrazione del 14 agosto, un corteo che termina con un “gioco delle coppie”.
“Il castello dei desideri” di Valentina Piazza, edito da Panesi, è un romanzo rosa a tinte storiche ambientato proprio a Lavagna, in un antico maniero, affascinante e ricco di suggestioni.
Viola, la giovane custode tuttofare del castello, si trova a dover fare i conti con la cruda realtà del momento: i conti non tornano, i turisti sono in fuga verso altri lidi, e la proprietà viene ceduta: Valerio è l’acquirente.
La trama, come già si percepisce dalle prime battute dell’opera, gravita attorno al castello che è, a tutti gli effetti, un elemento protagonista e non solo una gradevole ambientazione di sfondo. Questa scelta rafforza la narrazione e la rende interessante anche perché l’autrice ha trovato il modo di nascondere una storia nella storia attraverso una serie di ombre e voci soffuse che tornano dal passato.
La narrazione è in prima persona e quest’alternanza di voci è una scelta che ho apprezzato perché rende il contesto più intimo, più raffinato. Il ruolo dei personaggi è ulteriormente impreziosito e il lettore si lascia ammaliare dalla semplicità (e dalle conoscenze storiche) di Viola, dalla simpatia di Cagliostro – un gatto molto speciale – e dalla sfrontatezza di Valerio.
L’ambientazione è stata costruita con grande impegno e l’abilità di tratteggiare un paesaggio fino a farlo diventare fulcro dell’opera è, in questo caso, un dato di fatto; la scrittura fresca, delicata, semplice e diretta è un ulteriore aspetto gradevole, che rende la lettura scorrevole.
Infine, il contesto storico del passato che torna nel presente per spiegare gli errori, le diseguaglianze, le sopraffazioni e gli abusi. Un passato che torna per versare luce sulle ombre del presente, per rendere giustizia, e per mantenere viva la tradizione di un tempo che, forse, tanto lontano non è.
Si ringrazia l’editore per l’invio diretto del file omaggio.
Nota biografica dell’autrice:
Valentina Piazza è nata il 4 giugno 1986 a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Si è laureata all’Università degli Studi di Milano, a indirizzo Lettere moderne, con una tesi riguardante la storia dell’Inquisizione. Ha lavorato come insegnante di scuola dell’infanzia e come commessa in libreria per alcuni anni. Attualmente vive in provincia di Genova, è sposata e ha due bellissime bambine di cinque e tre anni. Da qualche tempo è mamma a tempo pieno e collabora con il blog “Romance non stop” per cui scrive recensioni. Ha moltissimi interessi tra cui il disegno, la fotografia e la scrittura. Ha pubblicato per la Literary Romance Tesoro di Scozia (2018) e Il canto degli abissi (2018); sono invece autopubblicati Raccontami della Scozia, Lo scozzese dei miei sogni, L’anima della spada e molti altri.
Sito internet della casa editrice: http://www.panesiedizioni.it