“Frammenti” di Eleonora Duranti, Edizioni Convalle. Prefazione di Tiziana Mazza.

Frammenti

“Ecco perché mi sono cimentata nella crostata; perché possa sentirsi coccolato. Amato. E per dimostrargli che il suo spirito mi ha tenuto compagnia per l’intera giornata.” Citazione tratta da “Frammenti”.

Immagino abbiate sentito parlare del Kintsugi, l’antica arte giapponese di unire i cocci di ceramica evidenziando le fratture. Ho pensato al significato profondo di sigillo, durante la lettura di “Frammenti” di Eleonora Duranti, pubblicato da Edizioni Convalle. Ho immaginato l’autrice mentre raccoglieva le idee – o l’ispirazione, come lei stessa l’ha definita nei ringraziamenti – e le legava con una colla speciale che solo lei sapeva utilizzare. Questa immagine mi è apparsa sin dalla prefazione di Tiziana Mazza e fino alla fine sono stata immersa in un collage di anime, storie, destini. Una raccolta di racconti molto speciale, insomma.

Eleonora Duranti ha diviso la sua opera in sezioni nelle quali si susseguono vicende, contesti storici e personaggi dalla voce emozionante. Le voci sono tante ma distinguibili: c’è il narratore, chi scrive lettere, chi racconta in prima persona. Le ambientazioni sono altrettanto numerose: i contesti culturali e geografici sono molto diversi tra loro. Si inizia con la Londra vittoriana, si passa dalla Roma dei Borgia e si continua in città moderne.

La sfera sociale è una protagonista: l’autrice la propone, la evidenzia, la struttura, la frantuma e la restituisce al lettore in maniera fluida e chiara. Le donne – tante, tutte con una personalità da scoprire – si fanno portavoce di valori ed esperienze di vita, di dolori inenarrabili, di ingiustizie e tradimenti, di vittorie e sconfitte, di maternità e genitorialità, di libertà e senso di colpa, di doveri e accettazioni, di paura e solitudine. Quest’ultima condizione – la solitudine – è, a mio avviso, simile alla colla che si usa nel Kintsugi: è un legame solido, indispensabile ed è una condizione che torna spesso, nell’opera.

L’universo femminile – come accennavo – è stato esplorato con cura anche attraverso personaggi maschili. Un punto di vista convincente che punta a far emergere riflessioni e domande sul concetto di fedeltà e, in senso più ampio, di legame.

La scelta del corredo gastronomico, infine, ha contribuito in maniera esaustiva a esprimere molti dei temi che “Frammenti” propone. Ve ne citerò solo un paio.

Il primo alimento – quello che non smette di stupirmi – è un dolce: la crostata. La citazione che ho preso in prestito per aprire il mio articolo ne è la prova. Un dolce, questo, che quando ben utilizzato all’interno di una narrazione riesce a evocare, immediatamente, ricordi di casa, di famiglia, di affetto. È come una dedica, la crostata. Una dedica che riesce a sigillare i ricordi.

Un secondo alimento che ha saputo esaltare la scena è il tortino di castagne. Un elaborato che, in quel preciso passaggio narrativo, è riuscito a esaltare i profumi, i ricordi e le intenzioni del personaggio.

Quando leggere “Frammenti”? Si consiglia la lettura di questa raccolta di immagini, sensazioni, protagonisti e ambientazioni quando si è in cerca di un ottimo esempio di scrittura creativa.

Si ringrazia Edizioni Convalle per il file lettura in omaggio.

Nota biografica dell’autrice:

Eleonora Duranti nasce a Monza la Vigilia di Natale del 1995. Frequenta l’indirizzo superiore di quello che, all’epoca, si chiamava “Progetto Erica – ex perito aziendale corrispondente in lingue estere”. Ha un titolo di laurea triennale in “Lingue e letterature straniere” e un doppio-titolo (italo-francese) di laurea magistrale in “Lingue e letterature europee ed extra-europee”. Da aprile 2021, lavora a Milano, si occupa di risorse umane e contabilità. La scrittura è sempre stata parte integrante della sua quotidianità. “Frammenti” è la sua opera prima.

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