“ … l’anticipo e la fretta si sono impressi in me come su ceralacca: sono il codice, la parola d’ordine con cui affronto tutte le vicende che mi riguardano (dire che le affronto è impreciso, esagerato: il più delle volte le patisco, talvolta le schivo).”
“Continuiamo a innamorarci, nonostante siamo già stati delusi, nonostante abbiamo detto «mai più», come il Giappone, la Norvegia e l’Islanda continuano a cacciare le balene benché sia vietato dal 1986.” Citazioni tratte dal libro.
Sono rimasta sospesa, per qualche istante, davanti a tre parole consecutive e semplici, che nascondono, però, un potere cognitivo straordinario. “Continuiamo a innamorarci” scrive Daniela Ranieri nel suo “Stradario aggiornato di tutti i miei baci” edito da Ponte alle Grazie e candidato al Premio Strega 2022: una semplificazione, questa, che apre significati che non puoi evitare. Perché continuiamo a innamorarci? Perché l’essere vivente è così profondamente legato all’amore, se questo, talvolta, sa essere una costante forma di delusione, sacrificio e impedimento? Perché continuiamo a perderci nelle pieghe dell’amore e nelle sue conseguenze spesso incomprensibili?
Daniela Ranieri usa la forma diaristica, ma non ordinata in senso temporale, per condurre il lettore nel suo mondo, nella sua quotidianità, nella sua personale narrazione di amore – relazione – affettività con una penna ironica e pungente. Una scrittura, quella dell’autrice, ampia, descrittiva, metaforica, originale: ho amato i doppi punti ripetuti all’interno della stessa frase, una sorta di marcatura e connessione delle informazioni e quel modo di stravolgere la scrittura, rendendola uno specchio della realtà.
Nel suo scrivere, l’intensità delle relazioni e dell’affettività si spande come un profumo nell’aria: per tutta la durata delle quasi settecento pagine, il lettore si trova dentro, accerchiato, impossibile uscire perché le vicende e le sensazioni hanno il sapore imperfetto della realtà ed è piacevole ritrovarsi nelle tante verità che l’autrice ha scritto.
C’è tutto, in questo libro-esperienza: il rapporto con il partner, la società, l’immagine della periferia, l’arte, la letteratura, la religione, la solitudine, la socializzazione, l’ansia, la salute, l’amicizia, gli amici a quattro zampe, un’analisi precisa e originale dei profumi (con tanto di nome brand) e molto altro ancora. L’ironia, come già anticipato, è una compagnia costante che rende piacevole – e ancora più autentica- la narrazione.
E per arricchire ulteriormente il viaggio, c’è un racconto culinario di grande valore, che accompagna le sue avventure e gli incontri, non sempre fortunati ma, proprio per questo, diventati a pieno titolo protagonisti del libro: la minestra di cereali viene analizzata nel suo profondo; il cioccolato è una consolazione; i vini del Carso supportano in viaggio a Trieste, profumi di rosmarino e menta impregnano una serata inaspettata. Questi sono solo alcuni elementi, citarli tutti servirebbe solo a confondere…
Confermo quanto pubblicato sulla quarta di copertina: “Stradario aggiornato di tutti i miei baci” è un libro “caustico, labirintico ad alta definizione: il ritratto lirico e ironico di una donna alle prese con l’amore e altri disguidi nel mondo e della Storia. Il capolavoro di una scrittrice d’impareggiabile maestria”.
Consiglio di lettura: leggete “Stradario aggiornato di tutti i miei baci” quando avete bisogno di una boccata d’aria o quando avvertite quel peso grave che opprime la vostra quotidianità e i vostri rapporti interpersonali.
Si ringrazia Matteo Columbo dell’ufficio stampa per la copia lettura in omaggio.
Nota biografica dell’autrice:
Daniela Ranieri, dopo gli studi di Antropologia culturale, ha conseguito un dottorato in Teoria e ricerca sociale. Ha scritto Tutto cospira a tacere di noi (2012), AristoDem. Discorso sui nuovi radical chic (2013) e Mille esempi di cani smarriti (2015), tutti per Ponte alle Grazie. Giornalista, scrive di politica e di cultura sul Fatto Quotidiano.