Cari lettori,
come vi avevo annunciato, sto lavorando a una serie di iniziative per arricchire i contenuti del blog. Una di queste è rivolta a voi, scrittori impavidi sempre in cerca di nuove e avvincenti ispirazioni. Sappiamo che i lettori sono sempre più esigenti, le trame hanno il dovere di spiccare e brillare nell’universo dei libri e i personaggi devono sprigionare empatia da ogni virgola, pena la sgradevole sensazione di aver lavorato a vuoto, per mesi.
L’idea nasce dall’esigenza di allontanarmi, seppur per poco, dalle notizie e dagli approfondimenti che in questi mesi hanno riempito i contenuti mediatici. Un chiarimento è doveroso: la pandemia è stata giustamente la protagonista indiscussa dei nostri pensieri e temo lo sarà ancora per qualche tempo ma, oggi, proprio per continuare a focalizzare la giusta dose di attenzione su questo argomento doloroso, ho sentito il bisogno di concentrarmi su qualcosa di più leggero, che potesse alleggerire il peso della razionalità, del futuro e delle preoccupazioni ad esso legato.
La rete, in questo, offre molti spunti e, mentre affondavo la ricerca per scovare qualche notizia curiosa, mi sono imbattuta nella home page di Today.it. Non conoscevo questa testata, sono sincera ma, leggendola, ne sono stata piacevolmente colpita.
La notizia che ha catturato la mia attenzione, e che è stata la scintilla che mi ha spinto a ragionare su questa nuova rubrica, è stata pubblicata il 28 febbraio.
Il protagonista della storia è un architetto che vive a Kansas City. Mentre lavora al restyling di un vecchio negozio di fotografia, trova una quantità incredibile di foto che, vista la chiusura dell’attività, non sono state recuperate. L’uomo, armato di buona volontà, curiosità e pazienza, come un moderno Sherlock Holmes, attiva una rete di ricerca per consegnare i ricordi ai loro legittimi proprietari.
Da aspirante scrittore, una notizia così gustosa non può certo essere ignorata… La lampadina dell’ispirazione si è accesa e, quando è così, vale la pena condividere …
Pensateci, cari amici scrittori …
Immergetevi nell’estro e lasciatevi trasportare dalla fantasia.
Tracciate i volti all’interno di una vecchia foto targata anni 80-90, magari. Immaginate una trama, fitta di ricordi, immagini, segreti. Disegnati i tratti di un viso, di un sorriso, di occhi che sognano dopo un pianto liberatorio. Spaziate nell’ambientazione: ricavate il meglio da una città americana, moderna e indaffarata, e da un vecchio e polveroso negozio in disuso. Create un sogno, un amore indissolubile, un pacchetto di desideri costellato di delusioni.
Mi fermo qui, lascio il seguito alla vostra fantasia, nella speranza che queste poche righe possano riaccendere la luce della ricerca e della curiosità.
Buon viaggio, cari amici, e che l’ispirazione vi porti lontano.