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Intervista a Maria Cristina Buoso, autrice di “Delitto al Condominio Magnolia – I casi del commissario capo Caterina Angeli” – Collana Città in Giallo.

Delitto al condominio magnolia

«Alice, mi fai un cappuccino e… una fetta di crostata? Con cosa l’hai fatta oggi?»

«Farina di avena e ricotta con scaglie di cioccolato fondente. Te ne taglio una fetta?»

«Sì grazie… e abbonda»

Le vocazioni non conoscono ferie e non vanno in pensione. Quando si parla di professioni a forte impatto sociale – i sanitari o le Forze dell’Ordine, per citarne alcune – c’è un fondo di verità assoluta: non si smette di esserlo a comando e, forse, lo si resta per sempre. Siete d’accordo oppure no? Mentre ci riflettere – ed è una riflessione che merita, a mio avviso – vi presento un personaggio che di dubbi a riguardo non ne ha.

Lei è Caterina Angeli, commissario capo in pensione da qualche settimana ed è la protagonista di “Delitto al Condominio Magnolia” di Maria Cristina Buoso. Caterina e la sua attitudine a formulare ipotesi  – e ad ascoltare ciò che gli altri non dicono – sono piuttosto delineati lungo la narrazione: una chiara immagine di come la donna, di fatto, pur avendo raggiunto l’età anagrafica per il ritiro dal lavoro sia ancora molto attiva e, per come viene descritta, anche indispensabile alla soluzione di un caso che ha scosso il “Condominio Magnolia”. Claudia Trini, il commissario in carica, si fida di Caterina: l’autrice ha reso bene l’idea del sodalizio tra le due donne a base di polenta al brasato, caffè lungo, biglietti colorati e messaggi inviati dal cellulare e scambi di ipotesi da avvallare o eliminare dalle indagini. Sullo fondo la città di Padova e un bar-libreria dal sapore dolcissimo.

Non voglio svelarvi altro, preferisco passare la parola all’autrice che ha accettato il mio invito a partecipare alle boodinterviste.

VG: Buongiorno, Maria Cristina. Benvenuta.

MCB: Grazie, mi ha fatto piacere questo invito e mi è piaciuto come hai presentato la mia nuova protagonista. A proposito, ti informo che è in uscita la seconda avventura di Caterina e della sua amica Claudia: “Il mistero dei 6 tiramisù”. Siete curiosi???

VG: Inizio con una domanda un po’ bizzarra ma, secondo me, mai banale. Perché scrivi?

MCB: Perché mi piace raccontare storie sempre diverse anche se alcune hanno ormai gli stessi protagonisti, parlo dei thriller e dei gialli. Nella narrativa i protagonisti sono diversi e raccontano la realtà in cui vivono coinvolgendo i lettori nelle loro scelte. Nelle poesie a parlare sono emozioni e sentimenti, istantanee di quello che vedo, leggo, sento ecc… Scrivere è sempre una scommessa con me stessa; riuscirò a trasformare l’idea che ho avuto in una storia e soprattutto… piacerà ai lettori?

VG: Orario di massima ispirazione, o momento della giornata/settimana. Hai voglia di condividerlo con noi?

MCB:  Non ne ho uno.  Dipende da tanti fattori;  tempo, concentrazione e altro……  

VG: Che cos’è il progetto “Città in Giallo”? Perché hai deciso di parteciparvi?

MCB: Questa idea l’ha avuta l’anno scorso il mio editore, ha creato questa nuova collana sulla falsa riga dei gialli Mondadori, se ci fai caso la copertina richiama e omaggia quel tipo di libro, che molti di noi conoscono perché letti almeno una volta nella vita. Ogni autore doveva scegliere una città dove ambientare i propri libri e doveva creare dei personaggi nuovi e anche il luogo dove li avrebbe fatti muovere per la maggior parte del tempo.  Io volevo rimanere nel Veneto e avendo già ambientato i miei thriller a Treviso, ho pensato che Padova poteva essere adatta, per vari motivi, ai miei gialli. Così oltre a pensare ad un personaggio femminile al di fuori degli schemi, non credo ci siamo molti commissari capo donna in pensione nei gialli italiani, ho voluto creare un quartiere molto green, ecologico, animalista ecc…, come piace a me. E un’altra caratteristica dei miei gialli è che, quando posso, li uso per omaggiare i grandi del giallo classico. In questa prima avventura l’ho fatto con uno dei libri più famosi di A. Christie, mentre nel secondo libro da un racconto di S. Holmes.

VG: Nelle tue note ho letto che il commissario Capo Claudia Trini – il capo in carica – è un personaggio che si è autoimposto (citazione testuale). Curioso, questo fatto. Ci racconti come è accaduto?

MCB: Sì, a volte succede che i personaggi decidano per noi, è successo anche in Vernissage. In teoria doveva essere d’appoggio all’indagine di Caterina ma poi mi sono accorta che era bello questo confronto e complicità tra i due personaggi e l’ho lasciato crescere e …… non aggiungo altro.

VG: Come anticipato, in questa opera hai omaggiato Agatha Christie e il suo “Assassinio sull’Orient Express”. Chi sono i giallisti che hanno – anche marginalmente – influenzato la tua carriera di scrittrice e che ti hanno fatto amare il genere?

MCB: Domanda spinosa, non lo so. Da ragazzina leggevo i gialli dei ragazzi della Mondadori e poi sono passata a leggere i classici e altri libri un po’ per volta, amandoli tutti. Per cui, se mai ho avuto una influenza…. credo che tutti mi abbiano lasciato un segno che emerge a mia insaputa quando scrivo…

VG: Come ho scritto in premessa, sei riuscita a creare due personalità femminili legate tra loro, simili ma diverse: Claudia e Caterina. Riusciresti ad attribuire cinque aggettivi per ognuna, che rappresentino al meglio le loro personalità?

MCB: Sono personaggi nuovi e in crescita e per questo da scoprire nelle prossime avventure. Entrambe credono nell’amicizia e nel fare bene il proprio lavoro. Caterina è molto legata ai figli e non ha paura di prendere decisioni anche scomode, se necessarie. Claudia è molto legata alla divisa che indossa e non sopporta quando non riesce a chiudere un caso. Queste sono alcune cose che mi vengono in mente, ma le conoscerò anche io come voi nei gialli. Per questo non posso dirti 5 cose adesso che le riguarda, caso mai più avanti.

VG: C’è un luogo che ho amato, all’istante: il bar/pasticceria/libreria Neko: sapori e parole, dolcezze letterarie e gastronomiche… Un luogo davvero speciale! È frutto della tua fantasia oppure hai tratto ispirazione da un luogo reale? Anche in questo caso, hai creato due personaggi femminili legati tra loro. Possiamo dire che il tuo è un romanzo al femminile? Come un omaggio, uno scrigno che racchiude vissuto, esperienza e sentimenti.

MCB: Mi sono accorta, giuro non era voluto, che i miei gialli e thriller sono al femminile e onestamente mi fa piacere. Nella letteratura poliziesca personaggi femminili ce ne sono pochi perché questa letteratura è sempre stata raccontata al maschile per una serie di motivi; quanti investigatori privati, poliziotti, avvocati e altro ci sono? Idem per gli scrittori. Per fortuna, ultimamente ci sono molte donne che emergono in questa tipologia di libri e sono molto apprezzate dal pubblico così come le loro protagoniste. In merito al bar pasticceria libreria…eheheh… piace anche a me questo posto. Volevo creare un luogo particolare e ho mischiato un po’ di cose. Avevo letto tempo fa di questi bar Neko e mi erano subito piaciuti. Ma ho voluto ampliare l’idea aggiungendo altre cose che mi piacevano e, per mia fortuna, avevo due personaggi che si adattavano a questo. Così ho creato questo posto particolare perché mi piace la commistione tra cultura, lettura cibo, relax, animali e tanto altro… Se qualcuno volesse copiare l’idea di questo locale e della clinica veterinaria, io ne sarei veramente felice.

VG: Pur non svelando passaggi chiave del tuo romanzo, vorrei spendere qualche parola sul male oscuro e nascosto – uno dei più morbosi – che hai trattato. Il finale obbliga a riflessioni perché hai saputo portare all’attenzione del lettore il tema della giustizia in senso più ampio: anche chi è preposto a emettere sentenza resta pur sempre un uomo. Ci sarà un seguito di “Delitti al Condominio Magnolia” o Caterina e Claudia saranno impegnate in indagini di altra natura?

MCB: Non so se questa storia avrà un seguito un giorno. In merito al finale… credo che molti di noi davanti a una situazione del genere si troverebbero nella stessa difficoltà di Caterina, ma essendo in pensione, e dopo averci riflettuto per bene, ha deciso di…. mi fermo qui per non svelare nulla. Al momento Caterina si trova a dover svelare il mistero di chi rovina i tiramisù di Alice e ha vandalizzato l’ambulatorio veterinario di Andrea Stella. Una settimana piena di movimento e di sorprese, è un giallo “più leggero”

VG: Quali sono i tuoi nuovi progetti letterari?

MCB: Come ho anticipato prima, la seconda avventura di Caterina è ad un passo dalla pubblicazione. Sto lavorando al terzo caso di Ginevra Lorenzi dopo Vernissage e L’Incidente perl’anno prossimo e vi anticipo… che se il secondo libro è stato per voi una sorpresa il terzo……  lo sarà ancora di più, ma dovrete aspettare 2023 per sapere cosa succederà. Devo rivedere altri due libri di narrativa ma, con tanta carne al fuoco, non so quando saranno pronti. Il mio blog mi tiene molto occupata anche se mi sta’ dando molte soddisfazioni … ma non mi voglio sbrodolare addosso, passate e mi direte la vostra. Sto preparando la rubrica per Natale, diversa da quella dell’anno scorso (andata molto bene per fortuna) e se ci riesco invece di postare i miei racconti per Natale e la Befana, quest’anno vorrei fare una cosa diversa… ma devo avere il tempo per preparare il tutto… come vedete sono abbastanza impegnata e non vi dico altro. Ringrazio per l’intervista e aspetto di sapere cosa ne pensate dei miei libri.

Si ringrazia l’autrice per il file lettura in omaggio.

Nota biografica dell’autrice:

Maria Cristina Buoso scrive le prime cose quando era giovanissima, inizia con fiabe e poesie crescendo amplia la sua scrittura con racconti brevi, copioni, romanzi, gialli, thriller e altro. La poesia “Aiutami” è stata inserita nell’Antologia Multimediale “Una poesia per Telethon”, a scopo benefico (2004). La poesia “Pace in Guerra” nel concorso indetto da A.L.I.A.S.  (Melbourne – Australia), ha ricevuto la Menzione D’Onore. La poesia “Bugie” (Stones of Angles) è stata inserita nel Vol. 6 – In Our Own Words: A Generation Defining Itself – Edited by Marlow Perse Weaver U.S.A. (2005). Ha vinto il terzo premio nel Concorso Letterario “Joutes Alpines” dell’Associantion Rencontres Italie Annecy (Francia) per la Sez. Prosa (Italia) con il racconto “Il vecchio album” (1997). Questi sono solo alcuni dei vari riconoscimenti che ha ricevuto nel passato. Recentemente le è stato conferito il Certificato di collaboratrice della China Writers Association e del Club dei Lettori della Cultura orientale e Letteratura cinese, tramite Fiori Picco, per il suo impegno nella divulgazione nel suo blog.

Pubblicazioni recenti :

Nel 2017 “Anime”.  Nel 2021 “Schegge di parole”,  “Vernissage”, “Delitto al condominio Magnolia”. Nel 2022 “L’Incidente”, “Il mistero dei sei tiramisù”. Alcune sue poesie sono state inserite in “DONNE D’AMORE: Antologia poetica al Femminile”.

I suoi contatti social sono:

https://mariacristinabuoso.blogspot.com/

https://www.instagram.com/mcbmipiacescrivere/

https://www.facebook.com/groups/366743647118908 –  Il Mio Salotto LetterArte…

Stesso nome “LetterArte” anche in Telegram e in Wavefull

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2 pensieri riguardo “Intervista a Maria Cristina Buoso, autrice di “Delitto al Condominio Magnolia – I casi del commissario capo Caterina Angeli” – Collana Città in Giallo.

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