Tre numero perfetto: in matematica, astronomia, religione, astrologia. E poi negli studi dei simboli, in architettura: vi basterà collegarvi a Wikipedia e da lì partire per un viaggio studio così vasto da soddisfare anche i palati più raffinati.
Questo numero dai molti risvolti è diventato fondamentale in “Compleanni in Noir” di Tiziana Mazza, pubblicato da Edizioni Convalle. Infatti, tre sono le indagini e tre sono gli investigatori che la penna creativa dell’autrice ha inventato. Ed è davvero un numero perfetto, perché essendo i racconti indipendenti tra loro, il lettore riesce a seguire, passo dopo passo, assaporando eventi, intrecci, tensioni e scoperte. La lunghezza dei singoli racconti aggiunge armonia ed equilibrio all’opera e, anche questo, è un elemento importante, non da trascurare.
Prima di addentrarmi nella trama (senza svelare troppo, come sempre) riprendo quanto pubblicato in precedenza, sul blog, circa Tiziana Mazza. A questo link (https://wordpress.com/post/bood.food.blog/226) trovate la recensione della sua opera “Sulle tracce di Lucifero” e, nel rileggerla, mi fermo a riflettere: lo stile ironico, frizzante (come lo ha definito Tania Mignani nella sincera prefazione di “Compleanni in Noir”) è confermato. È uno stile autentico, un “marchio di fabbrica” apprezzabile che spero mantenga anche nelle future pubblicazioni. I passaggi sono rapidi, freschi, e perfettamente adatti alla narrazione di un racconto. La tecnica del racconto, per chi ama scrivere, è una delle più complesse, perché in esso la sintesi è fondamentale e Tiziana Mazza, in “Compleanni in Noir”, arriva al dunque con passi scelti, precisi, coinvolgenti. Il risultato, nel complesso, è molto piacevole.
All’interno delle trame che compongono l’opera, l’autrice ha spaziato e ha saputo creare tre icone, più che tre protagonisti. Li ho amati tutti e tre, ciascuno per la propria indole.
C’è l’ispettrice Michela Balestra: coraggiosa, capace, determinata. Addenta un tortello di crema e riflette su un amore che forse deve ancora nascere; smette di pensare (il tempo di qualche nota di sax) a quel serial killer che non riesce ad acciuffare e si concede una birra; addenta pizza, stringe una mano, e teme di non riuscire a venire a capo dell’indagine. Ma è forte, Michela. E i suoi dubbi sono solo da sciogliere.
Nel secondo racconto il capo delle indagini è Leonardo. È un personaggio che, per tutta la durata del racconto, si spiega al lettore in prima persona, creando così un’empatia duratura e gradevole. Anche per lui la strada è ripida, lo stress alle stelle e i pensieri contorti. Ci sono vite in bilico, altre già spezzate, e lui ha il dovere di indagare, di scovare, di mettere al muro chi è stato capace di tanta brutalità.
E infine, l’ultimo personaggio, sul quale vorrei potermi dilungare ma che, per ovvie ragioni, chiuderò in una semplice nota: il maresciallo Romeo. Il tre è il suo numero fortunato, ha una moglie di cui è pazzamente innamorato e geloso, ed è un uomo “da tavola”. Il giro dei ristoranti (tra una polenta uncia e una pizza quattro formaggi) in veste di detective lo rende autentico, umano, irresistibile. Ma quando è a casa, a tavola, in compagnia della sua dolce metà, è lì che Romeo esprime tutta la sua umanità ed è lì che cattura il lettore, senza se e senza ma. L’indagine è così costellata di sapori e gusti (lacustri, del territorio dell’alta Lombardia) e giunge all’epilogo, purtroppo. Si sa, anche i migliori personaggi prima o poi vanno lasciati tra le pagine dei libri…
“Compleanni in Noir” narra tre vicende diverse, è vero, ma con un denominatore comune evidente: tutte e tre esplorano la mente criminale e la psicologia dell’uomo nel suo essere il “Bene” o il “Male”. Nel farlo, l’autrice ha usato forme narrative diverse (la terza e la prima persona), contesti familiari diversi, ambientazioni differenti, ed è riuscita a creare un contesto ricco di colpi di scena e tensioni che abbinati a ironia e immediatezza rendono la lettura molto piacevole e coinvolgente.
Si ringrazia l’autrice per il file lettura in omaggio.
Nota biografica dell’autrice:
Tiziana Mazza nasce nel 1962 a Milano dove compie gli studi umanistici con indirizzo in lingue straniere. Dopo aver lavorato per quindici anni nel settore delle televisioni private, per lo più come promoter video, si dedica ad attività imprenditoriali. La sua indole curiosa la porta a cercare sempre nuovi stimoli e a frequentare svariati corsi di formazione e perfezionamento tra cui il laboratorio di scrittura creativa tenuto dalla scrittrice ed editrice Stefania Convalle. In breve si appassiona a quest’arte e, da semplice lettrice, diventa ella stessa creatrice di storie.
Partecipa a varie edizioni del Premio Letterario Dentro l’Amore con racconti e poesie entrando nella rosa dei finalisti e ottenendo così l’inclusione dei propri scritti nell’omonima Antologia. Nel 2021 ottiene il quarto posto nella III edizione del concorso Letterario Pierpaolo Fadda “Madri allo specchio” per la sezione poesia.
Nel 2020 pubblica con Edizioni Convalle il suo primo romanzo “Sulle tracce di Lucifero”. “Compleanni in noir” è la sua seconda pubblicazione e consiste in una raccolta di tre racconti Gialli-Noir ambientati tra Milano e i paesi del Triangolo Lariano, due luoghi cari all’autrice: il primo per nascita, il secondo per adozione.
Il sito internet della casa editrice è: http://www.edizioniconvalle.com