Qualche settimana fa si è celebrata la Giornata Mondiale della Famiglia e, come d’abitudine ormai, il tema è diventato virale, oggetto di articoli stampa e post all’interno dei social, corredati da foto e simpatiche didascalie. Un po’ troppo? Forse. La famiglia è il concetto più arcaico che l’uomo abbia inventato: l’affettività e il sostegno, il bisogno di appartenenza e di confidenza sono i fondamenti che non passeranno mai di moda. Famiglia è famiglia. A me piace pensarla in questo modo.
Leggere “Io non dimentico – Le indagini del detective Lynda Brown” l’ultima fatica letteraria di Marcella Nardi, pubblicato come sempre con la piattaforma Amazon, mi ha condotta in una ulteriore riflessione sull’importanza della famiglia e su ciò che, troppo spesso, tendiamo a giudicare.
Andiamo con ordine, però.
Inizio con una nota di merito. Tutti i romanzi di Marcella Nardi sono strutturati su una trama complessa (come è giusto che sia, visto il genere). L’autrice presenta i personaggi attraverso uno schema iniziale e, nel corpo del romanzo, i capitoli sono ulteriormente sottotitolati da luogo e orario. Difficile perdersi e, invece, gradevole restare ancorati ai passaggi temporali e al ritmo incalzante degli eventi.
Nello specifico, la trama di quest’opera è stata creata attorno a una serie di brutali omicidi che hanno coinvolto uomini e donne apparentemente slegate tra loro: l’abilità di Lynda Brown è, dunque, richiesta per studiare i casi e fermare il colpevole. La protagonista è di origini statunitensi, è da poco in pensione, dovrebbe gustarsi il tempo ritrovato e dedicarsi alla famiglia (ha una nipote di pochi mesi), ma il senso del dovere e di giustizia vince e l’indagine le resta incollata addosso, senza scampo. Lynda torna a collaborare con la giovane Isabella, una figura, anch’essa, costruita con grande abilità: in principio potrebbe sembrare una spalla, invece è una partner di tutto rispetto che, nel corso degli eventi, convince.
L’ambientazione che l’autrice ha scelto è il Lazio: gli eventi si svolgono tra la Capitale e alcuni paesi della provincia. Gli spostamenti dei personaggi sono agevolati dallo schema già citato in principio.
La scelta del contesto gastronomico è un altro punto a favore. L’autrice ha scelto di bilanciare le abitudini italiane e quelle americane: ci sono le colazioni a base di cappuccino e croissants salati o caffè e omelette; la pizza che sa essere irresistibile e motivo di indagine; confezioni di arachidi che rendono l’aria “elettrica” e un pesto che sprigiona profumo di casa.
Marcella Nardi scava e porta alla luce molti temi valevoli di approfondimenti e riflessioni. C’è il conflitto di essere donna-madre-lavoratrice e quell’equilibrio per cui tanto ci affanniamo: domande e dubbi, tentativi e fallimenti, tipici dell’essere donna. C’è il senso del dovere che spinge con determinazione le azioni degli uomini e il senso di giustizia che non è da meno; c’è la brutalità e la violenza, l’impotenza e l’amarezza, la spietatezza e la solitudine. C’è l’amore, naturalmente, ed è un sentimento maturo e pronto, perché consapevole. E infine, c’è quel bisogno di famiglia, di casa, di calore e rispetto che, come una polvere fine, l’autrice ha sparso un po’ ovunque. La famiglia come fulcro, come nido, come nucleo, come valore per cui vale la pena lottare. Sempre.
Breve nota biografica dell’autrice:
Marcella Nardi nasce nel ridente borgo Medievale di Castelfranco Veneto. Si laurea in Informatica, campo in cui lavora per ventidue anni, tra Segrate e Milano. Nel 2008 si trasferisce a Seattle, USA, dedicandosi all’insegnamento dell’italiano, alle traduzioni tecniche e alla scrittura di romanzi. Molte sono le sue passioni: la Storia antica e medievale, la fotografia, i viaggi, la lettura, il modellismo storico e, soprattutto, l’amore per la scrittura di romanzi. Come amante di romanzi gialli e di Medioevo, Marcella si è classificata al terzo posto, nel 2011, al concorso “Philobiblon – Premio letterario Italia Medievale” con uno dei sei racconti che hanno dato vita al suo primo libro, un’antologia, dal titolo di “Grata Aura & altri gialli medievali”, la cui prima edizione si chiamava “Medioevo in Giallo”. Nel dicembre 2014 ha vinto il Primo Premio al concorso “Italia Mia”, indetto dalla Associazione Nazionale del Libro, Scienza e Ricerca, con un racconto ambientato a Gradara. Continua a scrivere e dal 2013 ha al suo attivo oltre 15 pubblicazioni. Ha creato una serie poliziesca di 6 romanzi, in cui la detective è proprio lei: quasi lo stesso nome e con le sue stesse caratteristiche, fisiche e caratteriali. Ha anche creato una nuova serie di genere Legal thriller, ambientato a Seattle, USA. Il titolo del primo romanzo di questa collana è “Morte all’Ombra dello Space Needle”.
Marcella Nardi ha anche scritto un romanzo mystery/storico dal titolo “Joshua e la Confraternita dell’Arca”. Ha scritto anche un paranormale, un romance/erotico e alcuni racconti.
Il suo sito web ufficiale è: www.Marcellanardi.com
La sua pagina autore su Amazon è: Marcella Nardi su Amazon.it: libri ed eBook Kindle di Marcella Nardi
La sua bacheca Facebook è: https://www.facebook.com/Marcella.nardi.5
Il suo gruppo di Cultura e Libri: https://www.facebook.com/groups/Marcella.nardi.scrittrice/
Il suo gruppo per gli autori INDIE: https://www.facebook.com/groups/Marcellaeilsuoamoreperilibri/
Si ringrazia l’autrice per il file di lettura in omaggio.