Se in questo momento state pensando che le vostre giornate sono già troppo piene di impegni, tenete presente che in futuro potrebbero esserlo ancora di più.
L’arte del monotasking, t. wine
Ammetto di essere stata baciata dalla fortuna, quando mi sono imbattuta nel primo libro di Thatcher Wine pubblicato in Italia. Stavo cercando una lettura diversa. Non solo una compagnia, ma anche temi d’ispirazione per creare nuovi contenuti. Una sfida, in pratica.
Ho da sempre questo dilemma: sono io che cerco libri o sono loro che trovano me? “L’arte del monotasking” mi ha confermato il dilemma e la mancanza di una risposta razionale. Mi sono trovata tra le mani questo volume di quasi 270 pagine e mi sono immersa nell’arte di fare una cosa alla volta.
Chi è Thatcher Wine. Autore e noto imprenditore americano, è il fondatore della Juniper Books, un’azienda specializzata in libri da collezione.
Di cosa ci parla? Wine è un convinto sostenitore di un concetto che a molti di noi suona strano. Siamo cresciuti (molti di noi ci sono addirittura nati) con la convinzione che pensare alla soluzione di un problema mentre le mani ne risolvono un altro sia il livello di efficienza a cui ambire; ancora meglio, poi, se aggiungiamo anche l’uso della le gambe. Il multitasking è un’abilità che per troppo tempo abbiamo considerato un must, che ha riempito i nostri curriculum vitae e le presentazioni ai colloqui di lavoro. Un task alla volta, inoltre, ci è sempre parsa un’azione dispendiosa in termini di tempo e un privilegio per pochi. Non è così, secondo l’autore. Attraverso l’applicazione dei dodici monotask è possibile acquisire un metodo per vivere meglio e per assaporare ogni momento con maggiore consapevolezza. Il risultato è un nuovo modo di affrontare le sfide della vita, ed è accessibile a tutti.
Volete sapere quali sono i tasks?
- Leggere
- Camminare
- Ascoltare
- Dormire
- Mangiare
- Spostarsi
- Imparare
- Insegnare
- Giocare
- Vedere
- Creare
- Pensare
Sopresi? State dicendo che sono azioni che già fate lungo tutto l’arco della giornata, vero? Esatto, è proprio così. Dicevo che questo metodo è accessibile a tutti proprio in funzione del fatto che per la sua applicazione non servono skills o investimenti particolari. Serve, invece, tanta apertura verso un nuovo modo di essere perché la tesi di Wine sta nel modo e nel tempo in cui agite.
La struttura del libro è adatta a chi ama i manuali e a chi cerca una lettura fluida. Ogni capitolo è formato da una lista di azioni da mettere in pratica e da riflessioni personali dell’autore. Questo particolare è stato un altro ingrediente che ho gustato. L’autore mette al servizio del lettore la sua esperienza di vita nella quale si susseguono successi, fallimenti, malattia, cure, difficoltà familiari, viaggi e rinascite. A dimostrazione della sua tesi, l’autore presenta sé stesso e racconta quanto le azioni che suggerisce siano state d’aiuto nei momenti up e down. Non è una leadership, ma al contrario un manifesto di autenticità. Wine non appare mai come un maestro di vita che elargisce insegnamenti inaccessibili, ma al contrario presenta i suoi traguardi e le sue sfide, con sincerità.
La grafica, infine, aiuta il lettore a sezionare le aree di interesse. I capitoli sono composti da elenchi e riquadri; le pagine sono a colori tra il bianco e il grigio. Tutti elementi, questi, che offrono un insieme armonico e ordinato.
Bood il Blog di Valeria Gatti 
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