“Qualche volta venga nel mio ristorante, in Corso Trieste. Facciamo cucina tipica e io personalmente preparo alcuni piatti dell’Antica Roma, rivisitati in chiave più moderna. Ricette di mia invenzione.” Citazione tratta da “Omicidio à la carte – La seconda indagine dell’avvocato M.T. Smithson”.
La tradizione gastronomica è una questione di vitale importanza, nella seconda indagine che vede come protagonista Marco Tullio – l’affascinante legale romano con cognome anglofono creato dall’abile Elena Andreotti – dal titolo “Omicidio à la carte”.
Restiamo nella Capitale, con lui c’è sempre Virginia (la bellissima vicina di casa) e suo figlio Jules, la mamma Beatrice che appare al momento giusto, il padre che crede di ringiovanire giocando a golf e, come compagnia fissa, il gatto Cicerone. È senza dubbio piacevole ritrovare il gruppo, per chi ha già letto la prima indagine – “I giochi sono finiti” – e così è stato anche per me. Un team che funziona non si cambia, sono d’accordo.
In questo scenario che resta comodo e confortevole per il lettore, Elena Andreotti ha creato un’ambientazione originale: un ristorante che propone ricette antiche in veste moderna. Un ambiente narrativo che stuzzica la curiosità e l’appetito, credetemi, e che va a spezzare quella sicurezza di cui si parlava poc’anzi. Il titolo è esplicativo: l’autrice sfodera la sua penna giallista e nel bel mezzo di una cena da buongustai e colazioni dolci, ci infila un omicidio. Così, in maniera diretta, senza troppi giri di pagine, senza troppi orpelli. Una sua particolarità, questa, che definirei inconfondibile.
L’indagine coinvolge tutti, e questo è un altro particolare che ho apprezzato. Marco collabora con Matteo – il collega dello studio -, Virginia sfoggia le sue abilità, Jules partecipa attivamente e il cerchio si chiude, verso un finale che anticipa una nuova avventura.
Oltre la trama – godibile e saporita – c’è un altro particolare che merita attenzione. “Omicidio à la carte” ha come protagonista un uomo ma è un libro al femminile, o almeno questo è ciò che ho percepito, dopo aver terminato la lettura. Marco Tullio ha intorno a sé l’universo femminile: donne vittime, sole, che avrebbero voluto una vita diversa; donne combattenti che lottano per l’affermazione dei propri diritti; donne che veglieranno sui loro figli, qualsiasi età anagrafica essi avranno; donne che conoscono il significato della rinuncia, pur di mantenere l’equilibrio di una famiglia.
Si ringrazia l’autrice per l’invio del file lettura in omaggio.
Nota biografica dell’autrice:
Elena Andreotti : sociologa con perfezionamento in bioetica. Ha lavorato per circa venti anni nella P.A. dove si è occupata a lungo di informatica, partecipando a progetti riguardanti il sistema informativo aziendale e curando la formazione dei colleghi. Attiva nel volontariato, attualmente cura la formazione dei volontari. Ha collaborato per una decina d’anni con un periodico locale, occupandosi della rubrica di bioetica. Appassionata di pittura, fotografia e macrofotografia che pratica dilettantisticamente, ma con buoni risultati. Lettrice onnivora, predilige la letteratura “gialla” e fantascientifica classica. Dal 2018 scrive libri gialli, pubblicati su Amazon. Ha scritto un un sick_romance e una novella natalizia.
Libri già pubblicati
Li trovate nella Pagina autore di Amazon
(https://www.amazon.it/Elena-Andreotti/e/B07PMRP5LY)
I suoi contatti social sono:
Blog personale: Non solo campagna – il blog di Elena
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Blog autore: Elena Andreotti scrittrice
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Profilo Facebook: Elena Andreotti
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Bood il Blog di Valeria Gatti 
Grazie! Riproposto sul mio blog.
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